
“In Afghanistan la mia cultura voleva sempre per me il velo, sempre dovevo essere coperta tutta, tutta. Questo a me non è mai piaciuto. mio nonno era una persona importante nel mio quartiere, e dovevo rispettare le regole della cultura. Era molto difficile portare mio figlio Borhan in giro nel passeggino con la coperta addosso. Quando sono arrivata in Italia mi sono sentita libera. Porto il velo in testa, ma senza coprirmi tutta, e sono contenta.”